lunedì 24 agosto 2009

I salumi aumentano il rischio di cancro

I salumi aumentano il rischio di cancro

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Prudenza nel consumare prosciutto o altri salumi nei panini, soprattutto per la merenda dei bambini perchè la carne rossa lavorata aumenta i rischi di cancro.

E' questo l'avvertimento degli esperti riportato dal 'Guardian' nella sua edizione on-line. Il World Cancer Research Fund (Wcrf) sollecita le famiglie a sostituire prosciutto e salumi con carne di pollo, pesce, formaggi a basso contenuto di grasso, pasta di ceci o piccole quantità di carne magra, quando preparano i panini da mettere negli zainetti dei ragazzi.
"Metterci salame o prosciutto - spiega il Wcrf - può portare i ragazzi ad abitudini alimentari che aumentano il rischio per loro di sviluppare una forma di cancro più tardi nella loro vita". Lo scorso anno il Wcrf ha raccolto prove scientifiche convincenti che il consumo di carne conservata (insaccata o sotto sale) aumenta significativamente il rischio di cancro al colon. Anche se la ricerca è stata condotta sugli adulti, l'organizzazione pone ora l'accento sulla necessità che anche i bambini ne evitino il consumo e, con esso, le cattive abitudini alimentari. Research Found e l'American Institute for Cancer hanno diffuso indicazioni su uno stile nutrizionale che favorisca la prevenzione del cancro e di altre malattie croniche, con particolare riferimento alla cultura italiana e mediterranea. In particolare viene consigliato di scegliere prevalentemente alimenti di origine vegetale, con un'ampia varietà di verdure e di frutta, di legumi e di alimenti amidacei non o poco raffinati. Mantenersi in peso-forma e fisicamente attivi. Mangiare almeno 4 porzioni al giorno (pari a 600-800 grammi) di verdure o di frutta approfittando delle varietà stagionali. Basare l'alimentazione quotidiana su cereali e legumi e preferire prodotti che non abbiano subito importanti trattamenti industriali. Evitare il più possibile, invece, farine e zuccheri raffinati. Le bevande alcoliche sono sconsigliate. Per chi ne fa uso, l'invito è alla moderazione, soprattutto per le donne. L'uso abituale di carne rossa è sconsigliato: è preferibile consumare pesce e, più raramente, carni bianche o di animali selvatici. Limitare il consumo di grassi, soprattutto di
origine animale. Bene, invece, piccole quantità di oli vegetali. Evitare il consumo di cibi conservati sotto sale e limitate per quanto possibile l'uso del sale per cucinare o per condire: privilegiare, al suo posto, l'uso delle erbe aromatiche. Non lasciare a lungo cibi deteriorabili a temperatura ambiente ma conservarli in frigorifero. Certi additivi alimentari possono essere pericolosi, così come i residui di diserbanti e insetticidi. Evitare poi il consumo abituale di carni o pesci cotti a elevate temperature, alla griglia o affumicati. Per chi segue queste raccomandazioni ogni integratore alimentare o supplemento vitaminico è inutile.

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